Chi è di scena

Audizione

di Chiara Arrigoni
regia di Francesco Toto
con Chiara Arrigoni, Andrea Ferrara, Massimo Leone


dal 30 aprile al 2 maggio 2018, ore 21

Biglietti: intero € 12,00, ridotto € 8,00

Info e prenotazioni: prenotazioni@teatrosangenesio.it - 063223432

 

 

Sinossi

In uno squallido scantinato si sta svolgendo un’audizione per un misterioso incarico che può fruttare, in una sola sera, centomila euro. Tra i due candidati, Sarah e Miguel, solo il più motivato – o il più disperato? – riuscirà a conquistare il posto, e a dimostrare all’esaminatore, il Signor T., di essere in grado di superare ogni senso di colpa. Il pubblico si scopre a spiare una conversazione già iniziata e pezzo dopo pezzo intravede qual è il compito inquietante che i due esaminati sono chiamati a svolgere. L’interrogatorio è incalzante e il Signor T. sembra quasi provare piacere a scavare nelle vite di Sarah e Miguel per trovare le motivazioni che li spingono ad essere lì, in quello scantinato, soli di fronte a una terribile domanda: quanto vale la mia dignità?


Come nasce il progetto

Da una piccola idea nata quasi per caso ha inizio il nostro progetto: un articolo di giornale racconta di un gioco sessuale atroce che nel Regno Unito coinvolge una casta di ricchi annoiati che scherzano con la propria vita. La notizia passa quasi inosservata, ma Chiara Arrigoni decide di trasformare quell’episodio terribile in un testo teatrale. Un testo che possa raccontare, attraverso la storia di due ragazzi, un po’ di quella disperazione che si annida nella società del benessere e delle disuguaglianze. Da quell’idea è partita l’avventura di “Audizione”: l’obiettivo è quello di portare in luce un tema di forte rilevanza sociale, radicalmente legato all’attualità, parlando però metaforicamente di tutto il mondo del lavoro, che sottopone chi vuole farne parte a dinamiche crudeli e predilige chi è disposto a fare il “lavoro sporco” silenziando la propria coscienza.


Note di regia

Lo stile della messa in scena si affida a un realismo crudo ed essenziale: nella recitazione, nelle scelte di regia, nella scenografia. Uno spaccato sulla disperazione dove tutto accade in poco tempo, nello stesso luogo, in medias res: una situazione claustrofobica che il pubblico origlia di nascosto. Le gerarchie tra i personaggi sono chiare: un esaminatore dietro al tavolo, due candidati dalla parte opposta della scacchiera, sottoposti a un’osservazione impietosa e a un interrogatorio crudele che sa, però, di routine. La scena è illuminata da una luce fredda al neon che abbruttisce e fa sentire i candidati più nudi, più vulnerabili, più soli.