Preludio in amore e non
testo e regia di Andrea Nardin
con Andrea Nardin e Silvia Weisz
effetti sonori di Christian Colombera
conCorto 19
dal 30 maggio al 2 giugno 2019
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Partendo da Pirandello ma senza Pirandello. Alcune delle tematiche
care allo scrittore come la pazzia, la maschera, il contrasto tra illusione
e realtà affrontate con ironia senza mettere in scena un opera
dell'autore. Ispirato dall’opera poetica “Ipersonetto” di Andrea
Zanzotto, è stato costruito un testo di ipercitazioni, riguardanti il teatro,
la maschera, dove la citazione viene spogliata della sua funzione e viene
piegata, plasmata e fusa con un’altra “ridiventando” testo, un testo
“altro” da quello di origine. Il protagonista stesso è una citazione nell’
Enrico IV di Pirandello che diventa personaggio principale in questo
corto teatrale.
Recitato con la maschera, posto cronologicamente prima del testo
pirandelliano, ambientato in un teatro chiuso dove si svolge la vicenda
di Tito (personaggio solo “citato” nell'opera Enrico IV, perché già
morto al momento dei fatti) in qualità di attore della commedia dell'arte
(o presunto tale, affabulatore e ciarlatano più che altro) che tenta di
sedurre la giovanissima Frida (tra i protagonisti invece “qualche anno
dopo” della suddetta opera di Pirandello) sfruttando il palcoscenico del
teatro come mezzo di fascinazione, e ammaliandola con frasi fatte
riguardanti il mondo del teatro e degli attori. Un corteggiamento
crescente sempre più fisico ed esplicito intervallato da “pezzi” di E.
Rostand e W. Shakespeare, fino al sopravvenire di un imprevisto.